Il Drago, distruttore e rigeneratore

Il simbolismo del Drago è molto complesso e non riducibile al solito dualismo buono/cattivo che piace tanto al Cristianesimo.

Il Drago come sauro è figlio dell'acqua e della terra, ma come creatura alata e padrone delle fiamme, è connesso anche all'aria e al fuoco. Nella tradizione celtica abbiamo infatti draghi d'acqua (chi non conosce il famoso mostro di Lochness, la cui dimora ebbi il privilegio di visitare molti anni fa), di terra (abitanti di grotte e custodi di tesori), d'aria e di fuoco: a chi volesse approfondire questo argomento consiglio di leggere il mio saggio pubblicato con Psiche2 nel 2014, Magici Animali di Potere - viaggio attraverso i bestiari magico-religiosi delle culture antiche.

Dunque il Drago rappresenta i quattro elementi e le forze primordiali, titaniche, della Natura. Come intelligenza arcaica, è presente in tutte le antiche tradizioni a seconda delle quali muta anche il suo significato. Contiene in sè aspetti maschili e femminili, una caratteristica comune ai più importanti animali di potere. Ma soprattutto, come ci suggerisce l'Uroboros, il drago alchemico che si morde la coda, divorando se stesso in un ciclo infinito, è insieme distruttore e rigeneratore. Non dimentichiamo che il concetto di morte come fine è relativamente recente e appartiene a certi monoteismi oppure a politeismi caratterizzati da un pensiero lineare e non ciclico. Nelle culture più antiche come quelle della Proto-Europa, e in quelle sciamaniche in particolare, l'idea di morte è strettamente connessa a quella di rinascita, per cui si parla di morte-rigenerazione e non di morte come conclusione definitiva. In lingua finlandese - che non appartiene al ceppo indoeuropeo ma a quello ugro-finnico, e dunque il retaggio è quello sciamanico e animista della tradizione balto-finnica e prima ancora uralo-altaica - esistono ben 15 termini diversi per dire "morte". Tutt'altro che un significato perentorio, quindi, come quello che solitamente attribuiamo a questa parola. 

Morte come rigenerazione è esattamente un concetto espresso dal simbolismo del Drago. E' necessaria la distruzione del vecchio affinché qualcosa di nuovo possa nascere. Il vecchio re deve morire affinché il giovane principe possa salire sul trono. L'Uroboros rappresenta l'eterna consumazione delle potenze celesti e l'eterno ricrearsi delle medesime. E' il rinnovamento continuo, il moto perpetuo del Cosmos, il divenire che consente l'essere. 

Non dobbiamo temere il Drago e la distruzione che arreca, sebbene ogni distruzione sia fonte di grande sofferenza e dolore. Ma la sua distruzione è strettamente connessa ad Ananke, alla necessità. Senza di essa è impossibile un vero rinnovamento.

MR




Commenti

Post popolari in questo blog

Verso un risveglio del Femminile Celeste

Interpretazioni esoteriche ed archetipiche dell'attuale eclissi della coscienza collettiva

La Runa del Lupo e il Battaglione Azov